FLASH
SULLA POESIA SABINA a cura
di Fausta Genziana Le Piane
Sergio Solmi
La
giornata
Non
domandare tu mai
quando si chiuderà la tua
vita, la mia vita,
non tentare gli oroscopi d’oriente:
male è sapere, Leucònoe.
Meglio accettare quello che verrà,
gli altri inverni che Giove donerà
o se è l’ultimo, questo
che stanca il mare etrusco
e gli scogli di pomice leggera.
Ma sii saggia: e filtra vino,
e recidi la speranza
lontana, perché breve è il nostro
cammino, e ora, mentre
si parla, il tempo
è già in fuga, come se ci odiasse!
cogli cogli
la giornata, non credere al domani.
Odi
ed Epodi, Rizzoli, 2002
La
rosa gelata
La
rosa
che l’inverno dischiuse,
svolse, innervò, arricciò,
vetrificò
d’incarnatini zuccheri, venò
d’impercettibile sangue. Fissata
nel suo gelo oltre vita, la pesno
perfetto emblema d’un giorno, a disfarsi
non destinata foglia
dopo foglia nel molle
sfacelo delle stagioni, ma come
aereo, spettrale cristallo, di colpo
a frangersi
(1968)
Poesie, meditazioni e ricordi, Adelphi, 1983