GENTE
(NON) COMUNE
storie
di donne custodi d’infinito
Da
donna a donna, ma non solo. Storie e interviste per conoscere l'universo
femminile: dal ministro Giorgia Meloni alla partigiana Ester Riposi, dalla
sarta autodidatta esperta nel taglio di abiti da sposa all'infermiera
di Nobile, dalla fotografa Fatima Abbadi alla poetessa Simonetta Giungi,
dalla scrittrice Cristiana Bullita all'Universitaria Paola Lanaro ecc.
INDICE
|
Pagina |
Fatima
Abbadi: sognare di donne |
13 |
Fotografare
|
20 |
Cristiana
Bullita: la ricetta di un successo, il sapore della prugna selvatica
|
2l |
Scrivo
|
28 |
Simonetta
Giangi: sulla schiena sgangherata trionfa la ridda dei minuti |
29 |
Alla
follia |
37 |
Paola
Lanaro: una donna a Verona |
39 |
Barbona
rivestita |
43 |
Giorgia
Meloni: la meglio gioventù |
45 |
Violetá
|
50 |
Wanda
Montanelli: la passione politica |
53 |
Attila
|
62 |
Maria
Rapazzotti: quando il mestiere si rubava con gli occhi |
63 |
Moschea
donna |
66 |
Vincenza
Ricci: anche i grandi si ammalano |
67 |
ll rossetto
|
71 |
Ester
Riposi: Irina. la ragazza in bicicletta |
73 |
Donne
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78 |
Bibliografia
|
79 |
In
vendita alla Feltrinelli - € 10,00
Recensione
di Giuseppe Calcerano
Ho
letto l’anteprima e vi ho trovato una poesia che è, insieme,
un orgoglioso inno alla propria mamma e un canto d’amore infinito.
Ho scritto il commento ed ho voluto, subito, proseguire avidamente nella
lettura (avevo saltato l’indice) le poesie, tutte pregevoli, dense
e ispirate, sono in tutto dieci. Il libro è prevalentemente di
interviste a donne, ognuna protagonista in storie di vita o di professione
diverse. Le poesie sono alla fine di ciascuna intervista e, talvolta,
appaiono commento conseguente alla storia raccontata. "FOTOGRAFARE"
è una poesia il cui primo verso (Negativo di un amore) appare come
il vero titolo della poesia, che rappresenta un amore negativo, forse
falso, non duraturo; e commenta l’intervista di una fotografa. "SCRIVO"...
non per lasciare il segno, - ma per liberare il cuore - dal ghiaccio che
l’avvolge.- conclude l’intervista all’autrice del romanzo
"Il sapore della prugna selvatica" (Cristiana Bullita) che dichiara
di aver cominciato a scrivere perché..." sentivo l’urgenza
di una mia definizione esistenziale". Questa è la poesia (secondo
me):... esprimere le ineffabili emozioni che pervadono il cuore con frasi
capaci di restituire al lettore la stessa emozione.
Giuseppe
Calcerano
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Gente
(non) comune: storie di donne custodi dell’infinito di Fausta Le
Piane
Recensione di Tommaso Maria Patti
Poetessa
delicata e profonda, brava scrittrice di suggestivi racconti, giornalista,
creatrice di graziosi collage, Fausta Genziana Le Piane, artista a tutto
tondo, dopo le splendide “Interviste a poeti d’oggi”
ecco che si cimenta con nuove interviste. Questa volta si dedica alle
donne “Custodi dell’infinito”.
Stiamo parlando della nuova pubblicazione intitolata “Gente (non)
comune” (sottotitolo: Storie di donne custodi dell’infinito),
edita nel 2012 a Roma, attraverso ilmiolibro.it del Gruppo Editoriale
L’Espresso. Si tratta di nove interessanti interviste, ognuna delle
quali accompagnata da una poesia dedicata dalla nostra autrice alla donna
destinataria dell’intervista stessa.
Si va da una donna, Fatima Abbadi, alla ricerca delle sue radici multiple,
italo arabe, alle scrittrici Cristiana Bullitta col suo percorso temporale
a ritroso e Simonetta Giungi, anima sensibile che si consuma tra amore
e male di vivere. Da una professoressa di storia economica, Paola Lanaro,
autrice della raccolta di saggi “Donne a Verona” ad una giovane
donna di successo che opera nel campo della politica, Giorgia Meloni,
già alunna di Fausta Le Piane. Da una donna impegnata da tempo
per i diritti delle donne, Wanda Montanelli, con cui analizzare e approfondire
il rapporto fra donne e politica alla novantanovenne Zamira, Maria Rapazzotti,
che rubava il mestiere di sarta con gli occhi. Da Vincenza Ricci che ha
seguito da vicino le sofferenze fisiche di molte persone, tra cui il generale
Umberto Nobile, alla ragazza in bicicletta Irina, Ester Riposi, che faceva
la messaggera durante la resistenza.
Scrivere significa comunicare e la comunicazione, nella sua forma più
completa e soddisfacente, è certamente a due sensi. Leggere le
cose che scrive Fausta Le Piane può fare scoprire mondi di poesia
e di varia vita reale; leggere delle donne raccontate dal libro di cui
parliamo, leggere quindi di questa gente (non) comune arricchisce il lettore.
E ciò accade non solo perché si parla di donne ricche di
vita e di esperienze non comuni, ma perché a scavare dentro le
loro esistenze è una persona come Fausta Le Piane, che a sua volta
ha molto da dare. Invito allora tutti a leggere questo “Gente (non)
comune” e a restituire all’autrice delle interviste e dei
versi qualche vostra emozione o considerazione. Potete scriverle all’indirizzo
mail che trovate sul retro del volumetto. Per chi come la nostra autrice
ama scrivere allo scopo di comunicare ricevere un commento è sempre
il più bello dei ringraziamenti.
Tommaso
Maria Patti |