OCCHIO ALL'ETICHETTA
poesie
.


Ulivo, come te la mia speranza
vorrei serbare eterna
sempreverde.
Olio, ti sono grato, che le trecce
rendevi luminose di mia madre,
e che a mio padre le incallite mani,
ferite dalla zappa, risanavi.
Laudato sii, ulivo, che nutristi
l’infanzia mia con pane e pomodoro
santificato d’una croce d’olio.

Filippo Pirro

Chioma scerpata di ulivo morente
Quanto oro hai dato all’amico uomo!

--- --- ---

Non cantano le raccoglitrici
Mute agli stornelli
Canta il frantoio
E ride l’olio al sole.

--- --- ---

Dai muri a secco si eleva l’ulivo
Appesantito dal carico dei frutti.

--- --- ---

Chioma argentea ha l’ulivo
Si sgrana il frutto in una pioggia d’oro.

Maria Racioppi


OLIO

Goccia di pianta
sacra e antica
goccia di speranza
goccia di fatica.
Goccia di contadino
goccia di mondo genuino.
Goccia lenta e senza fretta
goccia di piacevole bruschetta.
Goccia di peperoni e melanzane
mentre fuori abbaia il cane.
Goccia di pomodori e carciofini
quando a pranzo inviti i vicini…

Biagio Cipolletta
5-01-2009


L’ulivo freme
E genera
L’energia di un’oliva.

--- --- ---

Oliva, verde orecchino di smeraldo
Perso nella chioma di un’ulivo.

Fausta Le Piane


Ah! L’argento, l’argento dell’ulivo.
Nell’inquietudine dell’aria,
Illumina le nostre pupille,
Talvolta sa farci piangere ancora.

Iole Chessa Olivares


ISOLA

Di ginestre
una macchia selvaggia,
di ulivi
dal sapore corroso,
impastato di sole:
l'isola eterna
sul mare di acciaio
al mattino,
nell'incendio di braci
al tramonto,
contro il cielo
profondo del mondo.

Paolo Ruffilli


L’oro della Sabina racchiuso in queste ampolle
Versalo sul pane: è il tesoro del tuo colle.

--- --- ---

Mette fiori l’ulivo quando aprile
silente e dolce come una preghiera
veste d’argento il colle: E’ primavera.

--- --- ---

Tutto comincia quando sole e pioggia
E il ponentino schiudono sul ramo
Leggiadri fiori che poi saranno bacche
Elisir del tuo desco sul tuo pane.

--- --- ---

Dalla piccola ampolla della vita
Scivola a filo come oro colato
L’olio della pace fra le dita.

--- --- ---

Il re del colle che ai venti non perdona
Si oppone e lotta
Ma poi col suo liquore
A noi tutto si dona.

--- --- ---

Sfuggì al creatore la stella del mattino
Dal cielo della luna per cadere
Sul pane sudato al contadino.

--- --- ---

La farfalla: per me non c’è dimora
Fra i tuoi rami…è amara la tua bacca…
Risponde il bimbo: però tu non sai
Quanto è buono sul pane il suo liquore.

--- --- ---

D’olio si unge chi nasce e chi muore
Per rinnovar con dio patto d’amore.

--- --- ---

Miniera di topazi a cielo aperto
È la Sabina con i suoi uliveti:
verde argento le foglie amaro il frutto
che docile si arrende al dolce autunno.

--- --- ---

Nella contraddizione del mistral
Si contorce il tronco dell’ulivo
Poi pace e gusto alla tua mensa porta
L’oro prezioso del frutto suo giulivo.

--- --- ---

Verde come muschio odoroso
Cola dalle presse del frantoio
Per la tua gioia umile e prezioso.

--- --- ---

Prima di verde al sole si colora
Poi d’indaco si tinge la sua bacca
Quando il freddo si fa di tramontana.
Infine cade si dona e per te muore.

--- --- ---

L’oro sta alla ricchezza
Come l’olio sta alla povertà:
ma quanto sono simili
solo il povero lo sa.

Pina Majone Mauro

 

OLIO 3

Si ama l’albero d’ulivo!
Il sole lo accoglie
Nel suo raggio.

Canti d’uomo
Fanno eco
Chini sul raccolto.

Con briciole di stupore
Su questo campo sterminato
È pronta la raccolta.

Gridano le olive
Schiacciate
dal frantoio!

Nelle ampolle trasparenti
Scendono silenziose
Onde languide
Di un verde riposante.

L’olio fluisce
Ed io mi sento foglia
E sulle rive dell’anima
Si eleva
Fede e pienezza.

--- --- ---

Ondeggia scivolando silenzioso
Nelle trasparenti ampolle.

Anna Maria Scarlatti

 

MORMORIO D'OLIVI
(dopo qualche giorno trascorso nella Puglia non metropolitana)

Da lontananze, che lo sguardo intorno
Non sembra
Più raggiungere, m’accoglie
Il grigio e verde bruno degli olivi
Intenti in coro – silenziosamente

A rami giunti in cui occhieggia e brilla
Il sole che reclina all’orizzonte –
A recitare forse una preghiera:
non odo che inespressa melodia

non so se verso il cielo delle chiome
in estasi svettanti, oppure verso la terra brulla dai pietosamente
contriti e genuflessi loro tronchi.

Mi fermo e guardo la silvestre plaga
Che grazie dire sa, tacendo sempre,
mentre io, che vanamente parlo, mai
così son grato al cielo e alla terra.

Ai raggi del tramonto, rosseggiando
Le fronde simbolo d’amore e pace,
s’infiamma insieme e implora il cuore mio
unito al palpitante mormorio.

Raimondo Venturiello

 

HAIKU

Verde l’ulivo
Sempre bello il colore
Allieta il cuore.

Olio d’oliva
Dolce nettare a tutti
Rende felici.

Autunno fresco
Tutti sono contenti
L’olio è limpido.

Ottobre
Uccelli si nutrono
Olive nere

Evviva l’olio
Canta l’agricoltore
Uno stornello.

Lattuga fresca
Puro olio di frantoio
Sapore buono.

Festa dell’olio
Cittadini ebbri in piazza
Cantano lieti.

Piove a dirotto
Raccolgono le ulive
L’olio nitido.

Anche il passero
Canta su un ramoscello
L’olio d’oliva.

Il poeta Orazio
Del puro olio sabino
Innalza il peana.

Francesco Dell’Apa